venerdì 30 maggio 2008

Piove piove piove piove piove piove piove...

E piove, pero' stamattina ho visto un barlume di speranza, credevo quasi di dovermi attrezzare tipo waterworld, invece parcheggiando e alzando gli occhi al cielo che non vediamo pulito da oramai 2 settimane abbondanti ecco l'arcobaleno!!!





Bello grosso, peccato che io lavoro in una zona prettamente industriale e quindi il muro di cinta stile alcatraz non rende la foto piacevole come avrei voluto.



Nel mentre è uscito il sole ma poi sta andando via insomma, i torinesi sono stufi neh...

mercoledì 28 maggio 2008

May Challenge, Daring Baker (A complete disaster)

It's perhaps because I've the flu, but this time I'm not really satisfy.
My Opera is a disaster, the only thing I like of it is the violet of the blue berry cream.
The other cream is lemon.
This is the result:
Asta luego.

AranciOnissimA

lunedì 26 maggio 2008

Festa della mamma In RITARDISSIMO!!!!

Eccola la torta della festa della mamma, tra l'altro tra due giorni pubblicherò pure la sfida di maggio dei Daring bakers che, sarà il tempo che a Torino non si vede il sole da 2 settimane, sarà che ho pensieri mi è venuta na schifezza...
va be, stesso procedimento della torta del piccolo Diego, decorazione un po' diversa...

martedì 20 maggio 2008

Oggi? Va molto meglio.

Oggi va molto meglio. Decisamente.
Ma ieri non era tempesta ormonale, era proprio incazzatura.
Ma come diceva Levante nella voce fuori campo nel mitico film, il Ciclone,
"La vita di paese è fatta così. Non ci son segreti. Le notizie volano come i coriandoli. Si sa tutto di tutti. E comunque, il giorno dopo è finito il carnevale, e 'un gliene frega più nulla a nessuno. (Levante)"
Bene, per me è così anche l'incazzatura, divento una belva, un personaggio mitologico, tipo Medusa con mille serpi in testa, magari a ragione, ma il giorno dopo sono più calma.
Nessuna ricetta oggi, ma volevo in particolar modo salutare Lo che mi ha chiesto come stavo.
Spero di postare al + presto una ricettuzza!
Un bacione a tutti
AranciOnissimA

lunedì 19 maggio 2008

Porgi l'altra guancia, quando una crostata al cioccolato potrebbe risolvere ma non risolve...

Sono incavolata nera, col mondo. E chi mi conosce sa di cosa parlo.
Non è per niente un periodo facile, pieno di stress e di decisioni da prendere e di privazioni e di perplessità.
Ci si mettono pure fattarelli di contorno.
Sono stata sempre una persona accomodante...porgi l'altra guancia... ma quando le guance le hai messe a disposizione già due volte per una, non sai se è la strada giusta.
Allora decidi di comportarti ricambiando con la stessa moneta.
Ma siccome TU di solito porgi l'altra guancia gli altri si aspettano solo che tu lo faccia. E ti danno addosso.
Vi ODIO TUTTI OK!? Non porgo più l'altra guancia mi sono rotta i C@@#]]]€€€!
In questo momento vorrei sbattere la testa contro il muro sul monte Everest.
Non sono veramente adatta a vivere in questo mondo.
E ora torniamo alla ricetta, dicevo se una crostata al cioccolato risolvesse la questione io sarei la donna più tranquilla del mondo ma non è così, infatti è servita a deliziare il palato.
Manca la foto, però è abbastanza facile da fare quindi posto la ricetta lo stesso.

Crostata fredda al cioccolato con ripieno al caffé

Frolla
60 gr di farina di nocciole
200 gr di farina 00
100 gr di burro
50 gr di zucchero
1 tuorlo

Ripieno al caffé
9 savoiardi
un piatto fondo pieno di caffè zuccherato freddo

Crema pasticcera al cioccolato
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di amido di mais
1 tuorlo
100 gr di latte
30 gr di cioccolato fondente.

Preparare la frolla
Mischiare le due farine e fare uno sfarinato con il burro, aggiungere il tuorlo e un po' di latte.
Deve risultare una palla elastica da mettere in frigo avvolta dalla pellicola per 1/2 oretta.

Preparare la crema.
Sciogliere il tuorlo lo zucchero e l'amido con un po' di latte freddo.
Mescolare bene.
Intanto mettere a scaldare il restante latte, poi versare il composto di uovo, girare fino ad addensamento.
Aggiungere il cioccolato.

Cuocere in bianco la frolla dopo averla stesa su una teglia, fare raffreddare, disporre i savoiardi bagnati nel caffè nel guscio e coprire con la crema al cioccolato.
Mettere in frigo per 2 ore prima di mangiare.

venerdì 9 maggio 2008

Niente ricette, un po' di cultura...

Ieri col Maki siamo andati ad una mostra che si chiama Greenwashing alla Sandretto Re Rebaudengo...

Carina ci siamo divertiti, nelle installazioni quelle video, c'era una stanzetta dove girava un film senza audio, con campi pieni di mucche...allora il Maki ha pensato di metterci l'audio, e lui faceva la mucca e io la gallina...che bei momenti...

Maki è anche entrato "dentro" un'opera d'arte...credo che non si potesse fare, ma ce ne siamo accorti dopo. Era una stanza con tanti sacchetti di plastica con dei ventilatori che li muovevano.

Che dire...Strange!


Magari per sto we faccio una torta per la festa della mamma e posto la ricetta.
Baci
AranciOnissimA

domenica 4 maggio 2008

Arancine Palermitane

For English, scroll down.
Siamo sinceri, fare gli arancini non è come improvvisare una pasta all’arrabbiata.
E’ molto più complesso di quanto possa sembrare, non tanto per ciò che riguarda gli ingredienti, o tecniche di cottura da nouvelle cousine.
Ma è la manualità, l’esperienza insomma background che secondo me non si possono improvvisare.
Parlo per me ovviamente.
Ho trovato questa ricetta di AB+ che è stata molto utile, soprattutto per cio’ che riguarda la tecnica del ripieno congelato che fa in modo di non ottenere delle palle di riso con pochissimo sugo dentro e magari anche un po’ asciutto.
Perché la manualità sta proprio in questo: riuscire ad assemblare un quasi solido ad un semi liquido, un po’ unto…e soprattutto rosso. In realtà il sugo non deve contaminare il riso, deve starsene buono buono all’interno dell’arancina…
Non voglio essere tragica, ma chi non vuole sporcarsi troppo le mani (AB+ consiglia di usare 2 semisfere per l’assemblaggio, ma ancora adesso mi sfugge la tecnica io ne ho usata solo metà), dicevo chi non vuole sporcarsi troppo le mani, lasci perdere e scenda in rosticceria.










Ingredienti:

Ragù:
300 gr di carne tritata
100 gr di piselli
70 cl di passata di pomodoro
Cipolla tritata
Vino rosso
1 carota
1 sedano
Sale

Riso
500 gr di riso per risotti (io eviterei quello che non si scuoce
Zafferano
Curcuma se si desidera un giallo + intenso
1,3 lt di brodo di carne o verdura

Panatura
3 uova
3 cucchiai di farina
300 gr pane grattuggiata
1 pizzico di sale.

Attrezzatura
13 bicchierini da caffè di plastica usa e getta
Mezza sfera concava
Un bel piatto per la panatura
Una fondina ampia per la pastella.

Un giorno prima.
Preparate il ragù, affettate la cipolla finemente,la carota e il sedano, fare soffriggere, aggiungete la carne fate rosolare ben bene, aggiungere il vino rosso e sfumare.
Cuocere bene la carne aggiungere i piselli e la passata di pomodoro, salare. Cuocere, ma non fare addensare troppo. Deve rimanere un po’ liquido; è questo il bello del risultato.
Fate raffreddare, riempite metà di 13 bicchierini di plastica da caffè.
Mettete in congelatore per una notta.

Il giorno seguente
Mettete a bollire il brodo, aggiungete il riso e fino a che non abbia assorbito l’acqua cuocete. (all’incirca per 15 minuti), sciogliete lo zafferano in poca acqua aggiungete, se il giallo non vi soddisfa aiutatevi con della curcuma. Aggiungete del grana, e salate, in modo tale che sia un po’ più salato di quello che mangereste.
Fate raffreddare.

Assemblaggio.
Sformate i blocchetti di ragù. Prendete un po’ di riso, ricopritene la parte interna della semisfera o scodellina che sia, inserite un blocchetto al centro, e fate un’arancia di dimensioni tipo “tarocco”.
Allineatele su un vassoio, per poi procedere all’impanatura.

Panatura
AB+ si raccomanda di usare la pastella, ovvero ogni uovo un cucchiaio di farina.
Quindi rompete 3 uova in una fondina capiente e mescolate con 3 cucchiai di farina. Salate leggermente.



Passate le arancine nella pastella e poi nel pan grattato.
Attenzione!! Le arancine non devono aspettare troppo prima di essere fritte, tendono infatti a spaccarsi a lungo andare e perdere la loro bella forma rotonda.

Preparare un pentolino con olio di oliva, friggere le arancina una per volta, al massimo due, l’olio deve coprire completamente l’arancino.

Non alzate troppo la fiamma, rischiereste che il contenuto rimanga freddo.
Io consiglio la frittura anticipata e una ripassata al forno quando si è seduti tutti al tavolo.
English please:

This recipe is not easy definitely.
But you can try if you want to try a classic Sicilian food. It’s important to know that you should be good with your hands.

Ingredients:
For the ragù:
300 gr minced meat
100 gr peas
1 carrot
1 onion
70 cl of tomato sauce
Little red wine
salt

For the rice
500 gr of rice (for risotto)
1,2 lt of salted water (aromatised with bullion cube)
1 sachet of zafferano
Little curcuma

For the dip
3 eggs
3 tbs of flour
Salt
300 gr of bread crumb.
Pinch of salt.



Tools
13 little plastic glass
A little round cup
A big plate for bread crumb
Una fondina ampia per la pastella.



Un giorno prima.
Day before.
Prepare ragù. Chop onions, carrot, peas fry in oil, add minced meat cook well, add wine and then tomato sauce.
Cook well.
Let it cool and the fill the little plastics glasses.
Freeze for 1 night.

Day after
Boil water with salt add rice and cook until it has absorbed all water, add zafferano and curcuma, and some grana grated.
Let it cool.

Assemble.
Leave the iced sauce blocks from the freezers, pick some rice, put in the middle the iced sauce and form with the aid of the boul an orange.
Put aside.
Proceed with the others until you finished all the blocks.
Try to not use a lot of rice.

Fry.
Before frying, melt eggs with flour and salt, then plunge the oranges in the batter, then pass them in the bread crumb.

Fry immediately in hot oil once per time.
Use a little pan.
The oranges must be covered completely by the oil.