mercoledì 17 dicembre 2008

Il male

E’ giunto “finalmente”, il momento…
Oggi si spera di sconfiggere definitivamente il male che è entrato nella mia vita dal luglio 2008.
Oggi lo portiamo via.
Ci sarà ancora da soffrire un po’ per un paio di mesetti ma spero che non mi venga più a trovare.
Nel mentre vi saluto, farò capolino (forse) ogni tanto, e poi insomma a marzo 2009 si ricomincia (si spera) la mia nuova vita.
Nel mentre ascoltatevi More Than This dei Roxy Music

A presto
AranciOnissimA

lunedì 15 dicembre 2008

Penne al cavolfiore verde e acciuga

Cosa c’è di meglio quando con un primo ti risolvi la serata? E magari fai pure fuori un po’ di avanzi?

Dunque mettete su una bella pentola di acqua per la pasta e adesso arriva il “difficilissimo”!!
Per due persone, prendete circa 300 gr di cavolfiore già cotto, quello verde mi raccomando, che quello bianco oltre avere un colore cadaverico e ospedaliero è veramente senza gusto, poi fate soffriggere uno spicchio di aglio in olio evo, fate sciogliere un’acciuga sott’olio nell’olio.
Prendete il cavolfiore schiacciate magari con la forchetta i gambi e cmq il cavolfiore va spezzettato un po’.
Fatelo soffriggere poi aggiungete un po’ di peperoncino a pezzetti o in polvere.
Scolate la pasta che nel mentre avrete fatto cuocere al dente e versatela nella padella girate un po’ e servite.
Anche una spolverata di pecorino non ci sta male.
Preparerei questo piatto con il sottofondo di Near Wild Heaven dei R.E.M.

sabato 13 dicembre 2008

Zuppa di Miso

Questa ricetta l’ho presa in un post trovato in rete, di una Ragazza Giapponese, che pero’ non posso citare perché non ricordo il nome e non trovo più il post, quindi se passassi di qui Ragazza Giapponese e riconoscessi la tua ricetta fammi sapere eh!
A proposito di Giappone, come colonna sonora di questo piatto consiglio "Una Giapponese a Roma" dei Il Genio.



Ingredienti:

• acqua 400ml
• Brodo granulare di pesce 2 cucchiaini(Dashi)
(Io l’ho comprato in un alimentari orientale di Porta Palazzo, e mi sono trovata bene praticamente è un brodo granulare di pesce molto profumato.)
• Pasta di Miso 2 cucchiai – è la pasta di fagioli soia, c’è rossa e gialla, ne ho dovuto comprare uno sbaderno per usarne poi poco, ma poi si puo’ utilizzare al posto del sale nel minestrone, ha delle proprietà benefiche per l’intestino, infatti non va buttata nell’acqua bollente, ma calda, per non far morire i fermenti che la popolano.
• *tofu(formaggio di latte soia) si puo’ omettere
• *wakame(l'alga) si puo’ omettere.
• *verdure

*potete fare la propria scelte(verdure,vongole, patate) per io ho usato le patate,le cipolle, porri

1, mettere l' acqua e la povere del brodo di pesce nella casseruola e farla bollire.

2, metterci le verdure,far bollire le verdure

3, metterci il tofu e wakame(non cuocerli tanto)

4, mettere il miso nel mestolo,sciogliere del miso nel brodo piano piano.

5, dopo diluire il miso,spegnere il fuoco perche` altrimenti perde il gusto e il profumo di miso.

lunedì 8 dicembre 2008

Sushi mon amour

Sushi Mon Amour.
Era il 22 luglio 2008, era quasi un’altra epoca…quasi spensierata e decidemmo di cimentarci nel sushi estremo…risultato?
Dicinticello vuje!



Ingredienti:
200 gr di riso per sushi (Ricetta sotto)
Pesce crudo misto, tonno, branzino, gamberetti.
Alga nori
Cetriolo
Tamagoyaki frittata giapponese(Ricetta sotto)
Wasabi
Aceto di riso o aceto di mele
Ricetta per il riso gohan ovvero riso per sushi.

Per 4 persone va benissimo 200 gr.

- 250 grammi di riso direi l'Arborio NON PARBOILED per intenderci non quello che non scuoce.
- 40ml di aceto di riso (in sostituzione potete usare l'aceto di mele che trovate in ogni supermercato)
- 10 grammi di zucchero
- un pizzico di sale.
Procedimento:

Lavare il riso:
Inserite il riso in una pentola con un po' di acqua e mescolate il riso, lavatelo finchè l'acqua non risulterà limpida.
Mettetelo a freddo dentro una pentola con l'acqua a fiamma altissima e non scoprite per almeno quindici minuti, la curiosità di vedere che il riso non si attacchi sarà molta ma voi cercate di resistere.
A volte capita di dover aggiungere altra acqua, io per esempio assaggio, perchè non vorrei mai creare del sushi croccante!!!
Quando il riso è cotto versatelo su una spianatoia di legno e sventolatelo, magari con un ventilatore se è estate e lo avete a portata di mano.
Preparate un composto con l'aceto lo zucchero e il sale, facendolo scaldare sul fuoco ma senza farlo bollire, attendete che lo zucchero si sciolga e versatelo sul riso in modo che diventi lucido.
Il riso deve raffreddare.





A questo punto avendo tagliato il pesce a filetti, siete pronti per assemblare i maki o i nigiri.

Tamagoyaki
Tamagoyaki (tamago = uova, yaki = alla griglia.) è la frittata giapponese.
• 1 uovo
• 1/2 cucchiaino di salsa di soia
mezzo cucchiainodi zucchero
1 pizzico di sale.
1. sbattete le uova con lo zucchero la salsa di soia e il sale
2. Scaldate bene la padella e ungetela con olio di semi.
3. Versate un terzo dell'uovo nella padella(deve essere poco, giusto per comprire il fondo della padella) e quando la superficie asciuga, arrotolatela usando una forchetta o una paletta e spostate il tutto in fondo alla padella.
4. Subito versate un'altro terzo di uovo e ripetere l'operazione fino a quando l'uovo non è terminato, cercate di cucinare in modo veloce..
Otterrete un rotolo da tagliare a rondelle e da mettere sopra i nigiri.

Ecco le foto istruzioni per i maki:

Il segreto è usare la tovaglietta e tenere vicino a sé una ciotola di acqua con aceto vicino in modo da bagnarsi puntualmente le mani tutte le volte che ci si accinge a formare una polpettina (Nigiri) o a fare un rotolino (Maki).

Appoggiare sulla stuoietta un foglio di alga nori.
Distribuire il riso.
Mettere un filetto di tonno affumicato e bastoncini di cetriolo (le varietà di ripieni sono infinite secondo i gusti)
Applicate un po’ di wasabi lungo il ripieno.
Con l`aiuto delle stuoietta formare un rotolo.
Tagliare a rondelle con un coltello affilato bagnato e poi asciugato.

Ecco le istruzione per i nigiri:

Il segreto è tenere vicino a sé una ciotola di acqua con aceto vicino in modo da bagnarsi puntualmente le mani tutte le volte che ci si accinge a formare una polpettina, adagiare un po’ di wasabi poi un filetto di pesce o un gambero o una frittatina.
Legare con una strisciolina di alga nori.
E di seguito un grazie ai miei aiutanti cuochi:

martedì 2 dicembre 2008

Crostata di marroni e cioccolato … uèllllllaaaaaaaa

Si si la marmellata di marroni è buona, ma, io non amo molto i dolci a meno che non abbia proprio un calo di zuccheri pauroso e allora li mi sbafo direttamente i quadretti di cioccolato, anche se, lo so inorridite, preferisco quella al latte o bianca a quella fondente….

Però mi sono fatta tentare dalla marmellata di castagne, legata ad un ricordo di infanzia, non ricordo precisamente quando, ma da piccola, ho quest’immagine di me e mia sorella che farciamo fette biscottate con burro e marmellata di castagne, doveva essere stato un momento molto felice perché ogni volta che vedo un barattolo sullo scaffale la tentazione di comprarla è altissima e infatti lo compro.
Il problema è che poi non riesco a finirlo, per il suddetto motivo cioè che preferisco il salato, e allora meglio impiegarlo in qualche dolce no?
E poi è così facile.
Per la frolla, morbida, gli ingredienti sono i seguenti:

300 gr di farina
Mezza bustina di lievito
100 gr di burro
100 gr di zucchero
2 uova
Se serve un goccio di latte

Marmellata di castagne
Gocce di cioccolato fondente

Il procedimento è sempre lo stesso, sfregate il burro con la farina (setacciata con il lievito) con le dita come se indicaste il segno dei soldi, poi una volta ottenuto una sorta di sabbia aggiungete lo zucchero, girate un po’, poi aggiungete le uova e cercate di ottenere un bell’impasto lavorabile tipo didò…se fosse ancora un po’ sbricioloso aggiungete una frisa di latte ma poooooca andateci piano. E poi siete pronte per la crostata.
Stendete il disco di pasta in una teglia imburrata e infarinata(con queste quantità ve ne viene una da 28 cm + una piccola da 20 cm). Spalmate la marmellata di marroni e poi spargete i pezzetti di cioccolato.
Decorate con le strisce con l’impasto rimasto e infornate per mezzora a 180°.
Controllate anche annusando l’aria, mia madre dice, quando si sente il profumo, vuol dire che la torta è pronta.