lunedì 27 dicembre 2010

Anche senza foto…vi fidate? (Flan di zucca)

C’è da dire che il mio blog non spicca sicuramente tra quelli che hanno le foto migliori…anzi.

Diciamo che molte volte abbozzo un’idea di ciò che ho preparato scattando una foto col cellulare alla bell e meglio. E si vede. Soprattutto di sera quando è tutta sgranata tendente all’arancio stile camera oscura…ma vivi nelle tenebre? No.

Semplicemente è che nonostante uno si impegni fotografare, il cibo è veramente impegnativo, e prevede in ogni caso una buona se non ottima esperienza della materia: “la fotografia al cibo”.

In any case. Queste feste ognuno di noi, voi, avrà cucinato qualcosa. Bene io mi sono presa la rivincita sul flan di zucca.

Ho sempre toppato. O sapeva troppo di farina, o troppo di pan grattato, o non rimaneva su, oppure si bruciava. Insomma ho sempre avuto dei risultati più che deludenti.

Ma a volte essere caparbi aiuta e questa volta, nonostante non abbia le foto che lo testimoniano, ho ottenuto un flan ottimo, e gli ho pure messo su una bella salsina bagna caoda che ci stava benissimo.

Se seguite alla lettera le istruzioni vi riuscirà, poi mi fate sapere.

Per il flan:

1 kg di zucca cruda senza buccia tagliata a fette

125 ml di panna

3 uova

2 cucchiai di grana

Noce moscata (se piace)

Mezzo cucchiaino di sale

Per la bagna caoda (veloce non tradizionale):

6 acciughe sottolio asciugate dell’olio

Mezzo spicchio di aglio

Mezzo bichiere di latte

Una noce di burro.

Olio

Accendete il forno a 160°.

Stendete su una placca oliata la zucca e fatela cuocere. Se la pungete con i rebbi di una forchetta, questi non dovrebbero incontrare resistenza. Così è cotta.

Frullate la zucca al minipimer (devono risultare 400 gr di peso se è di + toglietene), aggiungete la panna, le uova, la noce moscata, il grana e mezzo cucchiaino di sale. Mescolate un po’. Versate i flan in stampini individuali oliati (ne vengono fuori 6 di quelli un po’ grossi), o uno stampo grande.

Fate cuocere per 40 minuti a 180°. (c’è chi li cuoce a bagno maria, per questi non è stato necessario).

Sformate una volta raffreddati su un pirex da portata che potrete pero’ eventualmente mettere in tavola.

Per la bagna caoda.

Prendete l’aglio e mettetelo in un pentolino con il latte. Fatelo bollire e cuocere. Deve diventare morbido.

Togliete le acciughe dall’olio di conservazione, e mettetele dentro un pentolino con 8 cucchiai di olio di oliva.

Fatele sciogliere a fuoco basso, aggiungete l’aglio morbido e schiacciatelo con un cucchiaio. Fate amalgamare bene gli ingredienti. Aggiungete altro olio se serve.

Dopo 15 minuti, mettete fuori dal fuoco e per fare un po’ la salsa, mettete una noce di burro. Conservate a parte.

Quando è quasi ora di andare in tavola, servite gli sforma tini nella teglia del pirex, dopo averli cosparsi di salsa e messi a scaldare per 15 minuti.

Sono veramente buoni, ma calorici.

Buone feste.

martedì 14 dicembre 2010

Passatelloni al sugo di champignons

Questo piatto è stato un esperimento piuttosto che altro, ma giudicate voi e datemi anche qualche consiglio se vi va.

Oramai mi nutro di programmi culinari, tra cui, chef per un giorno. Trovo che alcuni VIP abbiano alle spalle una conoscenza dei piatti straordinaria, anche se poi alla fine non cucinano loro.

La puntata con Lucarelli, mi ha dato grosse soddisfazioni.

In questa puntata Lucarelli ha trattato il piatto dei passatelli, ma non nel modo tradizionale, o meglio come li ho sempre visti fare io, cioè in brodo, ma asciutti, come se fosse pasta fresca, conditi poi con un sugo se non mi sbaglio allo speck.

In pratica per un piatto di passatelloni, ho messo in una ciotola 4 cucchiai di pane grattato, 2 cucchiai di grana grattugiato, 1 cucchiaio di semola di grano duro, un uovo, sale e noce moscata. (porzione per una persona)

Si impasta il tutto, si fa riposare.

Adesso entra in scena la caccavelleria, ovvero, occorrerebbe essere muniti di uno schiaccia patate a fori larghi, ma io non ce l’avevo. Quindi ho dovuto optare per stendere una sfoglia sottile e fate tante strisce, che poi sono diventate striscione…vabè.

Si prendono le strisce e si fanno cuocere in acqua calda bollente per un tot, in base anche allo spessore, poi si scolano e si condiscono con il sugo, in questo caso ho usato un sugo ai funghi.

Poi si mangiano direi.

Al palato sono risultati un po’ tosti…forse avrei dovuto farli più piccoli. Ma di per sé l’idea non mi è dispiaciuta.

Ripeterò l’esperienza magari munendomi di un marchingegno che mi permetta di ottenere dei “cordoncini”.

PASSATEvela bene ahahahah.

giovedì 9 dicembre 2010

Ravioloni alla zucca, prima prova

Arieccoci,
con la zucca intendo, i più attenti sapranno che avevo già sperimentato questa pasta, ma ho comprato la ravioliera dell'Imperia, ed era già troppo tempo che aspettava di essere usata.
Non è male l'attrezzino, bisogna prenderci solo un po' di pratica, soprattutto quando si cerca di dividere i ravioli e quando si cerca di "sformarli". In any case, dopo 1 tentativo fallito, il risultato ha dato i suoi frutti.


Ingredienti per la pasta

350 gr di farina
3 uova
Sale
1 cucchiaio di olio

Ingredienti per il ripieno
400 gr di zucca
La buccia del limone grattugiata
150 gr di grana grattugiato
Noce moscata
4 fette di speck tagliate a pezzettini.
Sale
Pepe


Preparare la pasta, mischiare la farina con le uova e ottenere un impasto duro, tirare la sfoglia non troppo sottile, diciamo che dovrebbe essere il penultimo buco della sfogliatrice ma fate una prova e se vedete che è troppo sottile mettete al terzultimo.

Intanto mettere nel forno la zucca a fette con la buccia, su una teglia unta e far cuocere per mezzora a 180°.
Una volta morbida schiacciare la zucca fino a diventare purè.
Mettere il pure su un panno, raccoglietelo a modi sacchetto e togliete più acqua che potete.
Mischiare ad essa la noce moscata, lo speck, il sale, il pepe, il grana la buccia del limone.
Disponete la pasta sulla ravioliera infarinata, un po' di ripieno per ogni tortello, chiudete con un'altra sfoglia e premete con il mattarello.

Sbattete la ravioliera sul tavolo per far cadere i tortelli.

Cuocere prima un tortello per fare una prova, e poi valutate quanti minuti vi servono per cuocere il tutto. (se spessa anche 8 minuti)

Ah giusto dimenticavo, perchè prima prova? Perchè vorrei provare con gli amaretti. Ma questa volta dovevo già impegnarmi con la ravioliera, quindi troppi esperimenti di gusto, mi avrebbero fatto andare di matto!!!
A presto

lunedì 6 dicembre 2010

Torta Mosaico…si puo' fare

L’altra sera ho visto “si puo’ fare” con Claudio Bisio.

Un film bellissimo!
Parla di una storia di fine anni 90, il tema sono le persone considerate affette da malattia mentale. In questa storia, ci sono dei malati di mente che presi nella maniera giusta (li cosiddetti Basagliani) riescono a diventare utili e creano una società cooperativa di montaggio parquet. Ad un certo punto, i protagonisti finiscono i listoni e montano i parquet a mosaico con i pezzi che gli avanzano e creano delle opere d’arte bellissime.
La decorazione di questa torta ha lo stesso principio, anche se, l’ho dovuta montare in fretta e quindi non ho potuto dedicare lo stesso amore che i protagonisti del film dedicavano al loro parquet.
Innanzi tutto bisogna dedicarsi ai pezzi di cioccolato, quest’operazione si puo’ fare anche gg prima.

Ingredienti:

150 gr di cioccolato fondente

2 fogli da carta da forno lunghi 30 cm


Sciogliete a bagno maria il cioccolato e stendetelo su un foglio di carta da forno, poi appoggiateci sopra l’altro premendo bene.
Arrotolate i fogli a tubo attorno ad un mattarello, conservate in frigo.

Ad un certo punto potete togliere il mattarello perché il tubo si sarà solidificato.

Al momento della preparazione della torta, srotolate il tubo e ottenete i pezzi di mosaico.


Torta (per una torta a due strati da 25 cm di diametro)


3 uova

150 gr di burro morbido

200 gr di farina

50 gr di cioccolato sciolto a bagno maria

2 cucchiai di cacao.

150 gr di zucchero

Una bustina di lievito

Montare le uova con il burro, aggiungere un uovo alla volta e montare fino ad ottenere un composto lucido.
Aggiungere il cioccolato fuso, il cacao, e la farina e il lievito un po’ per volta.
Se necessario aggiungere un po’ di latte.
Infornare in due teglie a 180° per mezzora o più, separate oppure in una teglia sola, poi dovrete dividere la torta in due con un coltello.
La cottura dipende dal forno, usate il metodo dello stuzzicadenti.


Ganache al cioccolato bianco

2 brick da 125 ml di panna da montare

100 gr di cioccolato bianco.


Fate sobbollire 50 ml di panna e sciogliete in essa il cioccolato.

Montate la restante panna.
Unite il composto con il cioccolato bianco.

Fate riposare in frigo pe r almeno due ore.


Montaggio:
tagliate in due la torta oppure prendete le due metà, bagnatele con un po’ di latte. Farcite la torta con la ganache sia dentro che all’esterno.
Attaccate il cioccolato in maniera artistica…

Fate riposare la torta almeno un giorno perché se no potrebbe risultare secca.