martedì 2 novembre 2010

Arrosto alla Barbera in casseruola.

L’arrosto è uno di quei piatti che mi ha sempre suscitato ansia.

Fin da piccola nei film la classica scena era quella in cui, la moglie o il marito, dopo estenuanti fatiche, dimenticavano la teglia in forno, e da lì usciva un fumo nero che rovinava la cena a tutti.

Bene, per ciò che mi riguarda non è stato così. Forse anche grazie alla ricetta di Chiara, che l’ha spiegato così semplicemente, che mi sono addirittura permessa di applicare qualche variante.

Il risultato è stato ottimo, le fette di carne molto morbide anche il giorno dopo.

E non parliamo del sughino, spettacoloso…

Ma procediamo con ordine.

Prima cosa, importantissima. Comprate l’arrosto, io ho preso un pezzo da un kg. Girello, magatello. Insomma un pezzo di carne già legato possibilmente e che vi sia venduto da qualcuno di fiducia.

Da qui si comincia con la lista degli ingredienti:

un arrosto da un 1 kg

2 bicchieri di buona barbera o di nebbiolo o barolo

Aglio

Rosmarino

Salvia

Sale

Brodo vegetale 2 bicchieri grossi.

Olio

Per il sugo

1 carota

1 gambo di sedano

1 cipolla

Un pezzo di burro

Un cucchiaio di farina

Uno o due mestoli di brodo.

Mezzo bicchiere dello stesso vino usato prima.

Attrezzatura

1 pentola abbastanza grossa da contenere il pezzo di carne e da poter girare.

2 palette di legno.

Mettete l’olio nella pentola. Fate rosolare l’aglio, aggiungete il rosmarino e la salvia. Fate rosolare per benino l’arrosto, ma per benino, non abbiate fretta, deve arrostire in tutte le sue parti anche le punte.

Togliete l’aglio il rosmarino e la salvia.

Aggiungete il vino, le verdure a pezzi. Fate cuocere da entrambi i lati, l’arrosto prenderà un colorino violaceo.

Aggiungete una volta che il sughetto si ritira il brodo.

Coprite, salate e fate cuocere per un’ora girando con le palette ogni tanto, senza bucare il pezzo di carne.

Dopo un’ora sempre con le palette prelevate l’arrosto dalla pentola e avvolgetelo nella carta di alluminio.

Tenetelo da parte.

Nella pentola dovrebbe essere rimasto del sughetto, se ne è rimasto poco aggiungete mezzo bicchiere di vino, del brodo, il burro, la farina, il tutto dovrebbe rapprendersi.

Adesso è l’ora del minipimer. Frullate direttamente nella pentola ciò che avete ricavato, se troppo spesso, aggiungete ancora brodo.

Tagliate l’arrosto una volta raffreddato.

Per servirlo, scaldate un piatto resistente al calore in forno (a temperatura di 150°) per 10 minuti.

Posate l’arrosto sul piatto, coprite con il sughino che avrete fatto scaldare in un pentolino.

Servitelo sullo stesso piatto da portata.

Un buon contorno ovviamente sono le patate arrosto.

6 commenti:

Chiara ha detto...

sono proprio contenta di averti spinto a superare le tue paure riguardo agli arrosti! Hai creato un'ottima variante, complimenti! Un abbraccio....

Luca and Sabrina ha detto...

Noi abbiamo del Nebbiolo, perfetto, no? L'arrosto di manzo almeno un paio di volte al mese ce lo prepariamo, è uno dei piatti che più amiamo ed ecco che il tuo post ci vuole anche ricordare che è giunta l'ora di rimetterlo al forno. Grande ricetta, così il sughetto è davvero una favola!
Bacioni da Sabrina&Luca

Mirtilla ha detto...

certo che il barbera lascia la sua firma :)

Franca ha detto...

Spettacolari le ricettine che si trovano nel tuo blog.. Complimenti per la fantasia e la passione per la cucina...

Anonimo ha detto...

Scusa tantissimo l’effetto “spam”, ma siamo in poche e abbiamo pochissimo tempo per avvisare tutti di un’importante iniziativa food-blogger contro l'omofobia!
Trovi tutte le info qui e qui
Grazie!

gabri ha detto...

Succulento questo arrosto!! complimenti!!
a presto