martedì 29 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
Zeppole di S. Giuseppe
Io e mia madre facciamo sempre lo stesso errore: cuciniamo la stessa cosa insieme. Soprattutto un piatto o un dolce che non abbiamo mai sperimentato.
Anche se questo piatto appartiene alle origini dei miei genitori, ovvero la Sicilia.
Lo conoscete il detto in inglese “too many cooks spoil the broth”? Troppi cuochi rovinano il brodo, ed e’ così.
E’ vero anche che dopo, se l’impresa riesce ci si dà pacche sulle spalle, ma io sono dell’opinione, che, in cucina, debba comandare una sola persona e gli altri debbano ubbidire. E questo non vuol dire che io non possa far parte della ciurma, anzi.
Insomma l’altra mattina ero a casa di mia mamma e ho proposto di fare le Zeppole, al forno.
Il problema non è stato preparare l’impasto del bignet, bensì, creare la ciambella sulla carta da forno: quanto spessa? Quanto grossa? Si cuocerà? Un delirio. Insomma che dire, abbiamo ottenuto questa ciambelle che da crude hanno 10/12 cm di diametro e 3 cm di altezza. In forno si sono cotte in mezzora a 200° (forno a gas), non sono rimaste crude, ma la pazienza per la cottura bisogna averne e anche tanta.
Effettivamente dovrei da oggi in poi misurare ogni mia ricetta con una sorta di pazientometro. Premettendo che io di pazienza praticamente ne ho 0, quando una ricetta avrà il pazientometro ad uno o due, vuol dire che si può fare altrimenti…
Dunque, pazientometro per questa ricetta in una scala da 1 a 5: “PPPPP”.
Con questa ricetta partecipo al Contest “150 anni in tavola” del blog Farina,lievito e Fantasia in collaborazione con Ballarini
pentolino a fondo spesso per la crema
tasca da pasticcere.
Cominciamo quindi con i gusci per le Zeppole:
Ingredienti:
240 gr di farina 00
110 gr di burro
240 ml di acqua
4 uova medie
Mettete l’acqua sul fuoco. Quando comincia a pungere, mettete il burro, fate sciogliere.
A burro sciolto buttate la farina in un solo colpo e mescolate senza perdervi d’animo. Mescolate e mescolate. Dovete ottenere un composto liscio e omogeneo. Che sfrigoli un po’ sul fondo della pentola
Togliete dal fuoco, fate raffreddare.
Aggiungete un uovo alla volta e girate per far assorbire l’uovo, uno alla volta.
Il composto è pronto. Munitevi di tasca da pasticcere e disegnate su carta da forno delle ciambelle che da crude hanno 10/12 cm di diametro e 3 cm di altezza.
Poi infornate a forno caldo a 200°, la griglia dovrà essere nella parte alta.
Con queste quantità verranno circa 10 max 12 ciambelle.
Fate raffreddare.
Possono essere conservate per un tot di gg come ho fatto io, poi riempite. Non riempitele prima del tempo.
Crema pasticcera.
Ingredienti:
1 rosso d’uovo
Due cucchiai di maizena
Tre cucchiai di zucchero
125 ml di latte.
Buccia grattugiata di un limone naturale.
Mescolate a freddo lo zucchero e il rosso d’uovo
Aggiungete la maizena e mescolate fino ad avere un composto omogeneo, aiutandovi con un paio di cucchiai del latte.
Fate scaldare il latte in un pentolino a fondo spesso senza giungere al bollore e versate il composto di uovo e la buccia del limone.
Mescolate fino ad addensamento, sempre!!! Non dimenticatevi di lei se no farete una frittata dolce!
Ripieno.
Crema pasticcera 250 gr
Mascarpone 250 gr
Zucchero se serve
Mescolate il mascarpone e la crema pasticcera. Mescolate bene. Con una siringa o tasca da pasticcere, forate in 4 punti equidistanti la ciambella e riempitela di crema come riuscite.
Spolverate di zucchero e servite quasi immediatamente.
lunedì 14 marzo 2011
Nucleare
Gli eventi di questo week end dovrebbero insegnarci che siamo molto piccoli nell’Universo e che dovremmo prendere la vita così come viene senza accapigliarci per piccole, passatemi il termine, cazzate.
La guerra dei poveri la chiamo io.
Questa se vogliamo è la guerra indolore, quella che potrebbe farti venire solamente un piccolo bruciore di stomaco la sera prima di dormire…invece la guerra per i soldi, quella coinvolge tutto il Pianeta.
E non per ultimo queste centrali nucleari, che stanno esplodendo come palloncini.
Centrali GIAPPONESI.
E non per essere qualunquisti, ma il popolo Giapponese, è un popolo preciso.
Questo significa che l’energia nucleare non è sicura. Perché la natura è molto più forte.
Non so quali saranno le conseguenze di questa esplosione. Non è neanche giusto affermare, che data la distanza noi non abbiamo problemi.
La Terra è di tutti, e prima o poi pagheremo le conseguenze di questo massacro che stiamo compiendo nei suoi confronti.
Ecco perché spero che il nucleare non sia di nuovo riconsiderato concretamente come fonte di energia in Italia. Il nucleare prima o poi colpisce tutti, e non basterà trasferirsi con i propri soldi, guadagnati grazie ad esso in un punto del mondo lontano dal problema questo è da tenere a mente.
PS ho utilizzato questa immagine per rappresentare il mio stato d'animo. Se l'autore non è d'accordo mi contatti e la rimuoverò immediatamente.
lunedì 7 marzo 2011
A cena a casa di Ciccio
E’ un ospite eccezionale, oltre che avere le caccavelle più incredibili, ha un estro culinario degno di uno chef a cinque stelle.
In questo post, non vi proporrò le ricette, ma il menù, in quanto non mi sono occupata della preparazione.
Ho qualche nozione di come si prepara l’anatra stracotta al nero d’avola…
Ecco il menù:
Rotolini di prosciutto crudo e caprino con salsa all’aceto balsamico
Confettura di cipolle e arance con formaggi stagionati
Composta di cipolle dorate e arance tarocche.
Nonostante l’odore molto forte durante la preparazione, il risultato è pazzesco.
Buona buona soprattutto con i formaggi.
Queste dose va bene per un vasetto piccolo di circa 200 ml.
Ingredienti:
1 cipolla dorata grossa (150 gr)
1 arancia tarocca possibilmente rossa (100 gr)
100 gr di zucchero bianco o di canna
10-15 cucchiai da minestra di aceto balsamico o di più a seconda dei gusti.
Mezzo cucchiaino di sale
Preparazione.
Affettate finemente la cipolla, pelate al vivo l’arancia, cioè sbucciatela in modo che rimanga a vista la polpa e non la parte bianca e così ricavatene degli spicchi.
Mettete arance e cipolle in una scodella con coperchio insieme allo zucchero.
Fate riposare per almeno un paio di ore.
Prendete una pentolina dal fondo spesso, versate il contenuto della scodella, l’aceto, il sale.
Fate cuocere a fuoco medio, standoci dietro prima coperto 15 min, poi scoperto fino ad addensamento 30 min.
Invasate la confettura, in un vasetto, capovolgetelo. Se la consumate subito non c’è bisogno di sterilizzare a bagno maria per 15 minuti, altrimenti fatelo.
Si accompagna con formaggi saporiti, di capra, di fossa, di grotta ect ect
giovedì 3 marzo 2011
Carciofi e patate gratinati al forno.
Avrei forse dovuto farli cuocere leggermente di più, ma comunque erano buoni lo stesso.
La ricetta è abbastanza semplice, ovviamente ci vuole un pochino a pulire i carciofi, ma per chi non ha voglia, basta comprare quelli surgelati a spicchi ed ecco qua.
Ingredienti
4 carciofi
3 patate medio piccole
10 olive verdi denocciolate
Un cucchiaio di capperi
Un cucchiaio di prezzemolo
Due cucchiai di pane grattugiato
Due cucchiai di parmigiano grattugiato
Aglio 1 spicchio
Olio
Sale
Un limone
Pulite i carciofi, deve rimanere la parte tenera, tagliateli a spicchi, togliete le barbe interne se ci sono.
Prendete una teglia e dopo averla unta, fate uno strato con le patate crude sbucciate e tagliate a fette.
I carciofi invece da puliti vanno tenuti una mezzora in acqua e limone.
Poi vanno tolti e messi in padella con l’aglio. Fateli cuocere quasi completamente.
Salate.
Nel mentre preparate un trito di olive, prezzemolo e capperi.
Mischiate ai carciofi, stendete uno strato sulle patate, poi una spolverata di pangrattato e il formaggio infine un giro di olio.
Fate cuocere per mezzora tre quarti d’ora in forno a 200°, coperto per i primi venti minuti, scoperti dopo.